La Toxoplasmosi è una zoonosi (malattia trasmissibile all’uomo) a diffusione mondiale, causata da un protozoo: il Toxoplasma gondii. La malattia può colpire tutti gli animali a sangue caldo e può anche essere riscontrata in anfibi, rettili e pesci. Nel suino e negli ovi-caprini il parassita resta a lungo nelle carni, le quali possono così essere infettanti se non sottoposte ad adeguata cottura.
La toxoplasmosi nel gatto
II gatto è l’unico animale nel quale si compie l’intero ciclo riproduttivo del Toxoplasma gondii; in esso infatti si ha sia la fase extraintestinale del parassita (comune a tutti gli animali a sangue caldo, uomo compreso) che quella intestinale (specifica dei felini). Il gatto ingerisce il parassita, questo arriva nell’intestino e si moltiplica generando molte oocisti (gli elementi infettanti) che vengono poi eliminate attraverso le feci. Le oocisti impiegano 48-96 ore in adeguate condizioni di temperatura e umidità prima di diventare infettanti. L’emissione di feci infette dura circa 15 giorni, periodo durante il quale il gatto può manifestare diarrea chiara con mucosa e un certo grado di disidratazione senza alterazione della temperatura corporea. Una volta superata questa fase il parassita si distribuisce nell’organismo e si localizza nei muscoli, nel sistema nervoso centrale e nell’occhio e può essere causa di aborto, malformazioni fetali, lesioni oculari e del SNC (tutte queste forme possono essere riscontrate negli animali a sangue caldo quindi uomo e cane compresi).
Il gatto non eliminerà mai più oocisti di toxoplasma se non sottoposto a seconda infestazione quando:
- La prima infestazione era avvenuta a meno di 13 settimane di età
- L’infestazione è concomitante a una di coccidi (parassiti intestinali)
- La seconda infestazione avviene durante la somministrazione di forti dosi di corticosteroidi (abbassamento dell’immunità)
Quali sono le fonti del contagio
- Ingestione di vegetali o frutta contaminati dalle oocisti del parassita
- Ingestione di carni o visceri crudi o poco cotti di animali che hanno contratto la toxoplasmosi (anche tempo addietro)
- Ingestione di carni, visceri, escreti o secreti (latte, saliva, urina) di animali che hanno la toxoplasmosi in fase acuta
Norme igieniche da osservare durante la gravidanza
- Lavare accuratamente la frutta e la verdura, soprattutto se provenienti dall’orto
- Evitare l’ingestione di carni crude o poco cotte soprattutto suine, ovine o caprine.
- Evitare l’ingestione di insaccati freschi (salsicce o altro) crudi; non bere latte di capra o pecora; bere esclusivamente latte bovino pastorizzato o sterilizzato; evitare l’assunzione di uova crude
- Nutrire il gatto solo con carni ben cotte o alimenti commerciali (scatolette o cibo secco per gatti)
- Evitare che il gatto mangi piccoli animaletti (topi, ratti, uccellini, lucertole)
- Pulire giornalmente la cassetta del gatto usando un paio di guanti